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Reiki
La parola Reiki è di origine giapponese ed è composta da due sillabe: Rei e Ki.
Rei indica qualcosa di impenetrabile e sacro; è in relazione al trascendente, a ciò da cui tutto ha avuto origine, a Dio, all’Amore, alla Forza Spirituale.
Ki è il soffio vitale (detto anche Prana), è l’energia che anima ogni cosa, ogni essere, ogni atomo dell’Universo.
La parola Reiki simboleggia l’unione di questi due aspetti dell’energia: la sacra energia dell’universo, che infonde e sostiene la vita.
La linearità senza uguali del bambù, la perfezione del suo proiettarsi verso l’alto, come pure i suoi nodi, che rappresentano le diverse tappe del cammino, simbolizzano l’obiettivo del nostro itinerario interiore, della nostra crescita e della nostra evoluzione.
Simbolismo del Reiki
La parola Reiki si può scrivere con ideogrammi giapponesi, esprimendo soprattutto un’idea piuttosto che le sole parole e suoni. Secondo diverse letture, gli ideogrammi corrispondono ai seguenti significati:
- pioggia meravigliosa di energia vitale
- pioggia meravigliosa che dà vita
- l’idea di qualcosa che proviene dal cosmo e che, nell’incontro con la Terra, produce il miracolo della vita.
Il colore
Il colore simbolico del Reiki è il verde, il colore della guarigione, come pure dell’amore, ed è correlato con il chakra cardiaco, responsabile del nostro amore incondizionato e del sistema immunologico.
Il bambù
Il Reiki ha preso come simbolo della natura il bambù, che nella sua semplicità, resistenza al vento, il suo interno vuoto, la linearità, possono rappresentare metaforicamente il funzionamento dell’energia.
Il bambù è flessibile, nonostante la sua forza, si inchina di fronte al vento che lo sfiora quando soffia, si piega alla vita, insegnandoci che quando meno si oppone un essere alla realtà della vita, più resistente diventerà per vivere con pienezza.
Tra un nodo e l’altro il bambù è vuoto, come vuoto è lo spazio tra il cielo e la Terra, rappresentando le persone che hanno scelto di essere canali del Reiki. Queste persone/canali agiscono in quel vuoto come dei veri tubi catalizzatori di energia cosmica.
La linearità senza uguali del bambù, la perfezione del suo proiettarsi verso l’alto, come pure i suoi nodi, che rappresentano le diverse tappe del cammino, simbolizzano l’obiettivo del nostro itinerario interiore, della nostra crescita e della nostra evoluzione.
Reiki: cosa è l’energia?
Secondo la fisica quantica tutto è energia. Il suolo è energia che vibra a un livello così basso che ci sembra solido. L’unica cosa che differenzia la materia dalla non materia è il suo livello vibrazionale. Quanto più basso è il livello vibrazionale, più solido ci sembra. Noi esseri umani siamo più focalizzati verso livelli di energia di bassa vibrazione e per questo percepiamo con più facilità energia densa. Per la stessa ragione può risultare meno facile percepire le energie sottili o di più alta frequenza come Reiki. Reiki è l’energia vibrando alla sua massima frequenza: la Fonte. Ognuna/o le dà il nome che preferisce, secondo le proprie credenze, ma si può semplicemente chiamare amore, amore nella sua pura essenza.
Il sistema energetico del corpo
Siamo composti di energia. I nostri pensieri, emozioni, sensazioni, desideri sono tutte manifestazioni diverse di energia. L’energia universale fluisce in noi in ogni momento. Il nostro sistema fisico è collegato al nostro sistema mentale, emotivo, spirituale. Ciò significa che il nostro benessere fisico è direttamente collegato con il nostro benessere emotivo e mentale. Pensieri ed emozioni dolorosi possono infatti arrivare a manifestarsi come malattie fisiche.
Il modello orientale del sistema energetico del corpo indica che l’energia fluisce in noi attraverso i meridiani, e fatta circolare grazie a punti strategici detti chakra. Chakra è una parola sanscrita che significa “ruota”. In questi punti l’energia fluisce su un’area che corrisponde a uno o più organi specifici del corpo. In un corpo sano, i chakra sono equilibrati, cioè l’energia è distribuita in parte uguali in ciascun chakra e fluisce liberamente tra essi.
Nel caso in cui il flusso di energia attraverso un chakra si restringe, si crea un blocco in questo chakra. Questa riduzione di energia crea uno squilibrio nel sistema energetico del corpo. I blocchi possono sorgere da molteplici fonti e di solito risultano in un malessere, una malattia, una patologia cronica. Tutte/i sperimentiamo questi blocchi in qualche momento della nostra vita, anche se non siamo sempre coscienti di ciò. Tutte/i ci siamo sentiti “con le energie basse” o “con le difese basse”. A volte possiamo correggere queste situazioni, altre no. Però quando questi blocchi avvengono spesso, si possono sviluppare delle malattie.
La medicina occidentale tradizionale riconosce oggi il ruolo dei fattori emotivi all’origine di malattie tanto fisiche come mentali. Le emozioni influiscono sul nostro sistema immunologico, il nostro sistema ormonale, a livello di neurotrasmettitori del cervello. Ogni emozione è associata a una reazione biochimica nel corpo. Di fatto, la biologia molecolare ha dimostrato che ogni pensiero si trasforma in una molecola proteica, o neuropeptide, che il cervello libera dentro il nostro corpo. Perciò, se non viene trattato, il dolore emotivo e mentale accumulato può arrivare a tradursi in dolore fisico e in patologie.
Letture consigliate sulla mindfulness
Reiki: come dissolvere i blocchi energetici
I blocchi energetici, come accennato sopra, sono causati da sentimenti negativi. Per sentire un’emozione è necessario prima pensarla, e quando i pensieri si ripetono, i blocchi diventano più grandi e impediscono il flusso di energia attraverso i chakra. Grazie a diverse tecniche, tra cui Reiki, possiamo dissolvere questi blocchi emotivi che a lungo andare creano malattie.
L’azione dell’energia vitale dell’universo, mediante la frequenza vibrazionale più elevata, dissolve questi blocchi nel momento in cui Reiki ricorre i meridiani, i nadi, i chakra, permettendo la liberazione e l’armonizzazione dei chakra, in modo graduale e uniforme.
Non si tratta di un atto mentale, non è necessario concentrarsi, Reiki funziona oltre la nostra mente, lavora profondamente al livello del nostro ‘Io’ interiore. Per questo è comune che avvengano cambiamenti nella vita durante il trattamento.
Essere operatrice Reiki significa prestarsi a fare da canale, essere un mezzo che porta nuova linfa, luce ed equilibrio lì dove ce n’è bisogno. L’operatrice facilita il contatto con il nostro ’Io’ interiore, ma siamo noi che impariamo a conoscere noi stesse/i e a prendere in mano le redini della nostra vita. Le persone traggono grande beneficio da questo, riscoprendo le proprie capacità e potenzialità.
Tuttavia, capita che determinati schemi mentali o sistemi di credenze provochino in alcune persone una certa ‘resistenza’ alla guarigione. Questa resistenza può mascherarsi in diverse forme, alcune delle quali così profondamente legate a certi aspetti della vita che si possono percepire solo creando una distanza da esse.
Più resistenza, più tardi si avrà la guarigione.
E come si possono risolvere le resistenze? Ricevendo Reiki. Meno resistenza, più fluirà l’energia e più rapida sarà la guarigione.
Il Metodo Reiki Usui
Il merito di Usui (monaco giapponese 1865-1926) non fu certo quello di scoprire il Reiki – tecnica che esiste da millenni – ma quello di creare un metodo affinché tutti potessero diventare canali Reiki e aiutare se stessi e gli altri. L’arte di guarigione con le mani, così chiamata da Usui, riattiva l’energia vitale universale. L’energia viene diretta per riequilibrare i chakra, i nostri centri energetici, riarmonizzando così corpo, mente e anima attraverso l’assimilazione cosciente dell’energia universale.
Reiki è un metodo che va bene per tutte/i, non è vincolato a nessuna religione o dogma. Non è importante che la persona creda o non creda nel Reiki, perché sempre avrà un effetto su di sé e sempre accadrà il meglio per quel dato momento.
Reiki è un metodo di guarigione e non di rilassamento. È una terapia complementare e non alternativa.
Si può dare Reiki per una situazione particolare: un’intervista di lavoro, un nuovo contratto, l’acquisto di una casa, un nuovo affare ecc., e sempre vige la stessa legge spirituale che l’universo ci dà quello di cui abbiamo bisogno in quel momento, ma non sempre quello che noi desideriamo.
I cinque principi del Reiki
Usui era fermamente convinto che per potersi beneficiare realmente del Reiki, una persona ha bisogno di modificare le proprie abitudini mentali, emotive ed il proprio modo di vivere.
Ideò quindi cinque frasi semplici, invitando le/i suoi pazienti a metterle in pratica ogni giorno.
Solo per oggi, non mi arrabbio
A volte sembra impossibile che trascorra un giorno senza sentire collera o rabbia per qualcosa. Negare questa rabbia o fare finta che non esista, non serve a nulla, invece possiamo cambiare atteggiamento nei suoi confronti.
La rabbia è un sistema d’allarme. Se lo sentiamo, la cosa migliore è prestare attenzione al sentimento e percepirne il messaggio.
- Riconosci la tua rabbia.
- Esamina il messaggio che ti sta comunicando e la sua origine.
- Accetta questa emozione come tua e poi liberala.
Dietro ogni rabbia esiste un dolore che ha bisogno di essere guarito, una carenza non soddisfatta. Quando l’energia che sta dietro la rabbia si trasforma, la rabbia sparisce.
Solo per oggi, non mi preoccupo
A volte facciamo fatica ad esprimere le nostre emozioni. Non capiamo perché non ci sentiamo bene. Una parte di noi si rende conto, però altri aspetti del “Io” impediscono che la verità venga alla luce. Spesso si tratta di ansia dovuta alla nostra mancanza di autostima, o sentimenti di abbandono che hanno origine nell’infanzia. Nella tappa di adulti, queste emozioni, vengono camuffate come stati di preoccupazione o di ansia. Ci sentiamo incapaci di controllare ciò che accade intorno a noi e ci sentiamo ‘indifesi’, vittime degli avvenimenti.
- È necessario riconoscere il proprio dolore, guarire il passato.
- Nessuna/o è libero dallo stress.
- Tutte/i abbiamo preoccupazioni, tristezza e dolore nascosti. Abbiamo paura di ‘non farcela’, di ‘non valere nulla’, o crediamo che mai accadrà ciò che desideriamo.
Queste emozioni e pensieri alterano il flusso dell’energia in noi. È importante sviluppare un’immagine positiva di noi stesse/i, liberando queste nozioni negative che abitano la mente e il cuore.
Solo per oggi, sono grata/o
Ringrazia per le benedizioni nella tua vita. Concediti un momento per ringraziare per tutto quello che hai.
Esprimi il tuo giubilo e la tua allegria per tutte le cose che hai, visualizzale una per una, a partire dalla vita stessa e ricordati di rendere grazie all’universo per tutto quello che ti offre.
Queste emozioni sono importanti per neutralizzare quella sensazione di dubbio e negatività che a volte si impadronisce di noi.
Solo per oggi, lavoro onestamente
Il lavoro è per molte persone l’aspetto più creativo della vita. Il lavoro è il nostro modo di esprimere il rapporto che abbiamo con il mondo reale, e manifestare questo rapporto in qualcosa di fisico.
Il denaro è energia e quando lo ricevi lo dai, stai scambiando un’energia con un’altra persona.
Lavorare onestamente significa ricorrere al tuo “Io” in ciò che fai. Se svolgi un lavoro in modo meccanico, senza impegno, stai creando una disarmonia interna che danneggia più te che la tua impresa.
Rifletti su come lavorare in modo più creativo.
Solo per oggi, sono amorevole
Essere amorevole è una manifestazione d’amore. La compassione ci permette di comprendere che tutte/i affrontiamo problemi simili nel nostro cammino di autoconoscenza. Ma per poter veramente amare gli altri, prima dobbiamo amare noi stesse/i. Per amarci dobbiamo conoscerci e accettarci. Questo comporta una valutazione onesta sui nostri motivi:
- Sono amorevole perché voglio apparire buona/o di fronte agli altri?
- Sono amorevole perché voglio essere amata/o?
- Sono amorevole perché ho paura di essere rifiutata/o?
- Sono amorevole perché mi sento in colpa?
Se rispondi con un ‘sì’ a queste domande, è necessario riflettere sulla tua autostima e la tua capacità di amare te stessa/o.
I benefici del Reiki
Reiki considera la persona in modo olistico, nei corpi fisico, emotivo, mentale e spirituale. Olistico deriva dal greco “olos” e significa “tutto, intero, totale”. La visione olistica racchiude una prospettiva a 360°, nella quale l’essere umano e il mondo vengono visti nell’insieme e non separati.
Durante una sessione completa (parte anteriore e parte posteriore del corpo) vengono trattati tutti gli organi principali, il sistema ormonale, i meridiani dell’agopuntura, i chakra. Il trattamento aiuta a:
- liberare l’energia che causa certi stati d’animo quali appunto lo stress, ma anche depressione, ansia, aggressività, ecc.
- alleviare dolori muscolari, articolari, emicranie.
- accelerare il processo di guarigione di ferite e traumi fisici e psichici.
- alleviare gli effetti collaterali dei farmaci.
- dare una sensazione di pace e tranquillità. Dopo una sessione ci si può sentire pieni di energia o con voglia di dormire.
- ‘ricaricare’ la nostra aura, il campo elettromagnetico che ci circonda.
- stimolare i meccanismi del corpo per pulirsi e disintossicarsi. Le tossine si eliminano attraverso l’urina e il sudore. È consigliabile, di fatto, bere molta acqua dopo una sessione per facilitare l’eliminazione delle tossine.
- ‘sciogliere’ emozioni represse. Sul piano emotivo, infatti, può capitare che sentimenti occulti emergano alla superficie liberando blocchi energetici. Reiki non solo tratta il dolore apparente o superficiale, ma anche la causa del dolore. Sbrogliare le emozioni rimosse fa parte del processo di guarigione.
È possibile che dopo un trattamento i sintomi di una malattia peggiorino in via temporanea. È una conseguenza accettata in tutti i trattamenti di medicina alternativa e viene chiamata ‘crisi di guarigione’. Si tratta di un buon segno, perché significa che l’energia sta facendo il suo effetto liberando tossine e blocchi. Di norma la crisi può durare alcuni giorni ed è molto importante continuare con il trattamento per permettere la liberazione di queste tossine, dal momento che è una parte vitale del processo di guarigione.
I vantaggi del Reiki
Ricevere un trattamento Reiki offre diversi vantaggi, quali:
- non esige un ambiente o postura fisica, come nel caso dello yoga.
- non è necessario nessun oggetto o attrezzatura per utilizzare l’energia.
- non è necessario spogliarsi per la buona riuscita del trattamento.
- può agire in aree del tutto insperate o in certe parti del corpo in cui la persona non sapeva di avere un problema.
- la nostra mente non può influire sul processo. Reiki non si può dare male, né in eccesso, visto che è l’Io interiore della/del paziente che decide, a un livello molto profondo, quanta energia è disposto a ricevere.
- facilita dunque il contatto con il nostro Io interiore. La terapeuta semplicemente accompagna nel processo, ma è la persona che diventa attiva, assumendo la responsabilità del suo vivere e agire.
Corsi di Reiki a distanza
Si parte dal principio che sia il tempo sia lo spazio sono creazioni o accordi dell’essere umano. La fisica quantica ci parla della teoria di un universo in cui tutto sta accadendo, si sta manifestando, nello stesso momento e nello stesso luogo, e in cui il tempo e lo spazio sono delle mere illusioni.
Per questo il Reiki va oltre gli accordi umani e ci permette di mandare energia a qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, e questa energia verrà ricevuta come se fosse qui e ora, come se la persona si trovasse sdraiata nel lettino da massaggi della terapeuta. Perché il Reiki ignora che esista una distanza spazio-temporale.
Durante le sessioni a distanza, mediante la visualizzazione, è possibile percepire lo stato d’animo della/del paziente e quali punti hanno più bisogni di essere trattati. La terapeuta può altresì ricevere messaggi dall’Essere Superiore della/del paziente, affinché prenda atto di qualcosa in particolare. Tutto dipende dal livello di coscienza di ognuna/o e dalla volontà di guarire.
Durante questi mesi, ho avuto modo di trattare diverse pazienti malate di Covid residenti in Colombia. I benefici ricevuti sono stati notevoli e fin dal primo trattamento ci sono stati miglioramenti sia dal punto di vista fisico sia mentale ed emotivo: riduzione dello stato di paura, miglioramenti nella respirazione ecc.
Durata del processo
Generalmente sono consigliate almeno quattro sessioni per sentire qualche risultato. Si inizia con una sessione settimanale della durata di 60 minuti. Il Reiki è graduale e il processo di guarigione avviene sia tra una sessione e l’altra, sia durante le stesse sessioni.
I percorsi possono durare un mese, o un anno, tutto dipende dalle necessità di ognuna/o.
Durante la prima sessione si dedica una parte del tempo all’ascolto. La/il paziente racconta delle difficoltà e problematiche che sta affrontando al momento. Grazie a questo spazio di dialogo, si decide come procedere, in termini di tempo e di durata. Si prosegue con il trattamento e con un tempo di dialogo finale per confrontarsi sugli effetti del Reiki sulla/sul paziente.
Nelle sedute successive sempre ci sarà un momento di dialogo iniziale, più breve, seguito dal trattamento e spazio di feedback a conclusione.
Piccoli consigli
Le persone che seguono i miei percorsi sono invitate a eseguire nei propri spazi privati gli esercizi, pratiche, piccole azioni simboliche che verranno consigliate man mano che si procede con le sessioni. Chi riceve i trattamenti apprende, a poco a poco, l’autonomia nel processo di auto-guarigione.
Le persone ricevono documentazione e bibliografia adeguate per approfondire sul tema della crescita personale e l’auto-guarigione.
Prima sessione gratuita
Il primo incontro sia in presenza, sia in videoconferenza, è un tempo strumentale per me, che ho bisogno di conoscere nei dettagli lo stato fisico, mentale ed emotivo della persona.
La sessione è di 45/60 minuti, ed è mio piacere offrirla, perché mi permette di raccogliere le giuste informazioni e progettare il miglior percorso per la/il paziente.