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Stress da disoccupazione: come affrontarlo e ridimensionarlo

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INDICE

La disoccupazione, e il conseguente stress da disoccupazione, è un problema sociale che negli ultimi anni sta coinvolgendo sempre più persone, specialmente giovani. I periodi di crisi economica e la recente pandemia di Covid-19 hanno colpito pesantemente diversi aspetti della vita, e l’occupazione è uno di questi. In Italia sono soprattutto coloro tra i trenta e quarant’anni a non trovare lavoro, o perché mancano di esperienza o perché, addirittura, ne hanno troppa.

La problematica naturalmente non esclude nessuna fascia d’età e molti uomini e donne che hanno superato i cinquant’anni si ritrovano improvvisamente senza lavoro, costretti a reinventarsi.

La disoccupazione non intacca solamente la sfera professionale di un individuo, ma anche quella privata, emozionale, mentale e, talvolta, fisica. Ci si ritrova improvvisamente senza mezzi, senza un supporto economico per mantenersi e privati dell’opportunità di costruirsi un futuro.

Sensazioni di ansia, paura e incertezza s’infiltrano tra le crepe della propria stima e fiducia e, piano piano, portano ad un baratro che, per alcuni, è senza ritorno. C’è chi si rialza in piedi e non si perde d’animo, altri invece si chiudono e affrontano periodi di depressione. Per quest’ultimi non avere un lavoro è sinonimo di fallimento; non si è abbastanza in gamba, non si è all’altezza degli amici e dei partner, che invece sono occupati… I pensieri negativi  e questo vero e proprio stress da disoccupazione si accumulano e con il tempo diventano deleteri.

È importante evitare di arrivare a questo punto perché è normale trovare ostacoli nella propria vita e fallire in qualcosa non significa essere incompetenti.

I SEGNALI DELLO STRESS DA DISOCCUPAZIONE

Come già accennato, una persona disoccupata, che magari sta cercando di risollevarsi da lungo tempo, si ritrova a far fronte ad una serie di problematiche sociali ed emotive che la portano a esaurirsi. Il primo segnale arriva dalle emozioni: rabbia per aver subito un’ingiustizia o per l’incapacità di inserirsi nuovamente nel mondo lavorativo, paura di non potersi mantenere e cadere in povertà, perdita della stima in se stessi; queste sono solo alcune sfaccettature che il disoccupato può mostrare.

Un secondo segnale pericoloso è la chiusura. Perdendo il lavoro s’interrompono anche molti legami sociali, magari tra colleghi e amici che si muovono nello stesso settore. Non ci si sente più a proprio agio a incontrare gli altri perché si ha paura di essere giudicati e considerati negativamente, e lo stress causato dalla condizione di disoccupato aumenta. Tutto questo può avere una ricaduta sulla propria salute, sia fisica che psicologica. Se ci si rende conto di affrontare molto male un periodo di disoccupazione, è necessario cercare l’aiuto di un professionista e non trascurare un problema all’apparenza semplice da risolvere.

Ti riconosci in alcuni dei segnali appena elencati e cerchi un modo per gestire l’esaurimento? Prova a seguire la sessione gratuita di stress management e scopri i segreti per ritrovare la serenità.

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" Un uomo che vuol lavorare e non trova lavoro è forse lo spettacolo più triste che l’ineguaglianza della fortuna possa offrire sulla terra. "

LA PAURA DI RICOMINCIARE A LAVORARE

Quando lo stato di disoccupazione si prolunga nel tempo, diventa difficile mettersi a cercare un nuovo lavoro. Magari all’inizio si è ottimisti e si mandano curriculum vitae in abbondanza, ma con il passare dei giorni, delle settimane e, talvolta, dei mesi, anche solo rispondere ad un annuncio si trasforma in un’impresa impossibile. Ci si ritrova in uno stato d’impotenza e depressione e, pur di non ricevere l’ennesimo rifiuto, o essere completamente ignorati, si preferisce smettere di cercare.

È naturale provare nervosismo di fronte a una chiamata a un colloquio ma, quando questo ti paralizza e ti impedisce ogni volta di cogliere un’opportunità, forse è il caso di riflettere se si sta vivendo in maniera estremamente negativa la disoccupazione. Quest’ultima, secondo alcuni studi (come quello di Barbara J. Jefferis della University College London) è tra le principali cause della depressione.

La società, che talvolta privilegia chi “ha contatti” piuttosto che chi è abile, non aiuta di certo ma, quando si comincia a osservare con sfiducia ogni offerta di lavoro, si rimanda l’invio del curriculum e si cade sempre più nell’incertezza, forse è il caso di voltare pagina e farsi aiutare a superare lo stress da disoccupazione il più presto possibile da un professionista.

SUPERARE LO STRESS DA DISOCCUPAZIONE

Se ci si trova in situazioni avverse, magari circondati da familiari e amici che in certi momenti diventano opprimenti, cominciare a perdere la fiducia in te stesso diventa quasi inevitabile. Bisogna però sempre ricordare che non sono gli altri che fanno di te la persona che sei. Talvolta il tuo peggior nemico sei tu.

Per superare l’ansia e lo stress che provoca lo stato da disoccupato, si deve tenere bene a mente che ogni individuo è abile e competente e merita il posto di lavoro che desidera. Qui non si parla, ad esempio, di uno studente di filosofia che pretende di essere assunto come astronauta. Quando rispondi a degli annunci di lavoro conosci bene le tue competenze e, anche se non hai esperienza, certe cose si imparano solo sul campo. Per cui è importante non demoralizzarsi e non pensare automaticamente di non essere all’altezza.

Come già detto, nei casi più acuti è utile avere il sostegno psicologico di un professionista ma ci sono alcuni semplici consigli che si possono seguire per non cadere nel tunnel dello stress. Il primo è di liberarsi dei pensieri negativi perché frenano e non permettono di afferrare le opportunità. Il secondo è avere cura della propria salute: mangiare bene, fare sport, svagarsi mentalmente sono attività che aiutano a ritrovare la serenità e la fiducia in se stessi. Infine è importante frequentare persone ottimiste e positive, che aiutano e non sono tossiche.

Circondati da un ambiente tranquillo e luminoso, sarà più facile superare ostacoli prima insormontabili.

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FONTI E LETTERATURA SCIENTIFICA

  • Explaining employees’ health care costs: A prospective examination of stressful job demands, personal control, and physiological reactivity.

  • Effects of Stressful Job Demands and Control on Physiological and Attitudinal Outcomes in a Hospital Setting

  • An Introduction to Work and Organizational Psychology: An International

  • Leisure as a coping resource: A test of the job demand-control-support model

  • The Job Stress Survey: Measuring Gender Differences in Occupational Stress

  • Theories of occupational stress.

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Informazioni sull' autore

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Matteo Rocca

Stress Management Coach | Health Coach | Life Coach

Ciao, sono Matteo Rocca, Mental Coach con circa 25 anni di esperienza.

Sono associato ICF International Coach Federation, la più grande associazione di Coach al mondo, con credenziale ACC (Accredited Certified Coach). Sono laureato in Economia e Commercio e in Scienze Motorie, e sono Personal Trainer FIF.

Da sempre appassionato di gestione dello stress e di crescita personale, ora aiuto le persone ad eliminare lo stress mentale grazie a nuove tecniche, metodologie (con solide basi scientifiche). Per chi desidera organizzo percorsi di coaching personalizzati per combattere lo stress, gestire la rabbia ed equilibrare vita e lavoro.