fbpx

Cos’è la meditazione: significato e tipi di meditazione

cosè-la-meditazione-significato-e-tipi-di-meditazione

INDICE

Cos’è la meditazione? Che tipi di meditazione esistono? Scopri le origini e la storia. Apprezza le caratteristiche di questa potente tecnica antistress.

Cos’è la meditazione?

Con la “meditazione”, si intendono diverse tecniche mirate al rilassamento volte a calmare la mente e, in senso religioso, la crescita spirituale.

Per mettere in fuga la folla di pensieri che lo turbano in continuazione, il praticante deve distaccarsi da essi e diventare consapevole di sé.

Da questa parte puoi trovare alcuni libri che ti introdurranno il tema della meditazione che, sono certo, ti potranno tornare utili.

Quindi il significato di meditazione è di domare la mente, creare sensazioni di pace e gioia e avere un valore terapeutico.

In questo articolo vedremo, come a proposito, significato e tipi di meditazione.

Leggi fino alla fine questo articolo, in questo modo avrai la possibilità di ricevere un test davvero speciale che ti potrà aiutare!

iniziare a meditare consigli

La storia della meditazione

Antica come l’uomo, la pratica è nata in ambiti religiosi e filosofici, soprattutto dell’India, per poi espandersi e anche modificarsi.

La meditazione è una pratica universale, presente anche in zone insospettabili, come l’America Latina. Addirittura sembra che i rudimenti della meditazione siano stati importati in India dai nativi del Sud America, i Naacal.

La via dell’illuminazione comporta compassione, rettitudine e disciplina mentale, conseguita con la meditazione. Infatti, la concentrazione, capace di far estraniare dalla confusione del mondo, si manifesta seguendo alcune tecniche.

Perciò, il fine della meditazione diventa quello di:

  • rilassare la mente;
  • allontanare le emozioni pericolose;
  • essere consapevoli dell’andamento della realtà.

Vediamo ora nello specifico di cos’è la meditazione.

“ Chi non medita è come colui che non si specchia mai. ”

storia-della-meditazione

Meditazione significato

La parola deriva dal latino “meditatio”, ovvero: “riflessione”.

Difatti, la meditazione, ha lo scopo di elaborare numerosi pensieri, stimolati da qualunque situazione. E dal momento che una persona è in grado di elaborare in un giorno dai 60-80.000 pensieri, la mente ha bisogno di essere domata come un puledro selvaggio, in modo da poter esserne consapevoli e affrontare con più serenità il quotidiano.

L’obiettivo della meditazione è quello di creare un equilibrio e una felicità stabili. Infatti, la pratica meditativa permette di sfuggire alle abitudini di pensiero che involontariamente un soggetto installa dentro di sé.

Il risultato si ottiene imparando con il giusto addestramento a controllare i pensieri e a gestire emozioni, percezioni e reazioni.

Se un tempo la meditazione aveva scopi di crescita spirituale e di trasformazione, oggi, la pratica viene utilizzata come terapia indipendentemente dalla cultura o dalla religione della persona che la pratica.

Questo principalmente perché, la meditazione, ha effetti benefici sulla salute ed è utile per alleviare lo stress.

come meditare, come fare meditazione

Come si pratica la meditazione?

In una seduta, la meditazione va svolta in un luogo tranquillo. Dopodiché, la persona che medita deve assumere una posizione comoda, preferibilmente seduta. Capita che per rilassarsi si usi la ripetizione di un suono o di una frase, o mantra, per aiutare il processo. Tuttavia, per liberare la mente da pensieri inutili, con la meditazione, specialmente chi è all’inizio, deve concentrarsi sugli atti del respiro.

Quindi l’individuo deve focalizzarsi su un oggetto, dapprima solo mentale, in cui poi si immedesima.

Infine, abbandonati pensieri ed emozioni negativi, il praticante raggiunge un migliore stato di benessere, con una mente più lucida e calma.

Quando praticare la meditazione

La sessione quotidiana si può fare preferibilmente al mattino, appena svegli, oppure alla sera, prima di dormire e andrebbe eseguita tutti i giorni per almeno 10 minuti.

Scelto un luogo tranquillo e appartato, lontano da elementi disturbanti, il praticante deve assumere una posizione comoda.

Seduto su una sedia oppure per terra, a gambe incrociate, il soggetto deve restare immobile, senza provare fastidi. Quindi, la classica posizione del “loto” richiede che il piede destro sia appoggiato sull’attaccatura della gamba sinistra e viceversa.

Inoltre, la schiena deve essere dritta, ma non rigida, il capo ben sostenuto e le spalle aperte, rilassate e sciolte.

La pratica non deve essere effettuata da sdraiati in quanto la posizione potrebbe favorire il sonno, impedendo la meditazione.

Letture consigliate sulla mindfulness

Tipi di meditazione

Con il passare dei secoli sono stati ideati numerosi metodi per meditare, legati soprattutto a filosofie e religioni diverse. I tipi di meditazione più importanti e diffuse sono 5 e si differenziano per alcuni principi e modalità tecniche.

La meditazione Zen

In cima alla nostra lista dei tipi di meditazione, abbiamo la “Zen”, è una disciplina orientale millenaria, organizzata in Giappone, che si fonda sul respiro e la staticità.

Questo sistema insegna a stare nel “qui ed ora”, imparando a non farsi coinvolgere nel flusso naturale dei pensieri. Quindi, all’inizio, il soggetto non deve fermare o cambiare l’operato della mente, ma deve esaminare il fluire degli stati d’animo e delle emozioni.

Distaccandosi da essi, l’osservatore effettua la separazione tra mente e coscienza, a vantaggio dell’autocontrollo e della capacità di osservare.

La stessa parola (Zen) spiega il significato del primo dei tipi di meditazione, ovvero: “postura” del Buddha, il quale si pone in posizione seduta, in pace con sé stesso.

La meditazione buddista

La meditazione Buddista” non risulta molto distante da quella “Zen” che, infatti, deriva da essa.

La sofferenza dell’uomo viene fatta risalire dai buddisti alla falsa concezione del proprio io individuale, onnipresente e causa di tormento. Ma, questi errori della mente non si cancellano modificando la realtà ma trasformando sé stessi a livello psicologico.

Quindi, gli insegnamenti di Buddha, o Dharma, distolgono il praticante dalle illusioni dell’ “io”, ripristinando l’equilibrio emotivo.

Perciò, per i monaci tibetani, aspirazione, attenzione, fiducia, discriminazione e consapevolezza permettono di capire l’essenza delle esperienze. Infatti, il metodo di base è ripreso da molte scuole, ma il più accettato e seguito è quello “Vipassana” che segue la pratica di 6 elementi, ovvero:

  • respiro;
  • corpo;
  • mente;
  • sensazioni.

La meditazione trascendentale

La meditazione trascendentale” deriva da quella tantrica buddista, con tecniche molto antiche, e ricerca benessere e pace interiore. In effetti, la metodologia, diffusa dal Maestro Maharishi dal 1958, si è anch’essa sviluppata sull’esoterismo della cultura vedica.

Rispetto ad altri tipi di meditazione, quella trascendentale è più complessa dal momento che richiede impegno, immaginazione e concentrazione.

Inoltre, la pratica si propone di velocizzare i tempi di trasformazione della conoscenza della persona. Tradizionalmente la tecnica trascendentale si impara attraverso un percorso iniziatico.

La meditazione cristiana

La meditazione cristiana”, una forma di preghiera, non ricerca la conoscenza di sé stessi bensì quella di Cristo.

La pratica si esegue concentrandosi su particolari religiosi, come un passo della Bibbia o del Vangelo o il Rosario.

Nel momento in cui si riflette su un brano scelto, il soggetto diventa consapevole di ciò che viene espresso nel testo e dell’amore di Dio.

A differenza della preghiera recitata, quella contemplativa permette maggiori ragionamenti e compenetrazioni riguardo al testo. Secondo gli oranti, con la meditazione si può approfondire la rivelazione di Dio, per intercessione dello Spirito Santo e di Gesù.

Tuttavia, per alcuni teologi, la meditazione cristiana è basata soprattutto sulla Bibbia in quanto il Dio descritto è personale e rivelatore.

A differenza delle meditazioni orientali, quella cristiana vuole riempire e non svuotare la mente e non ricerca l’estasi. I concetti religiosi sostituiscono i principi filosofici del buddismo e il distacco del pensiero, che al contrario viene stimolato.

Quindi, grazie alla riflessione sulle Scritture, il praticante può aumentare il rapporto personale legato all’amore divino e alla comunione cristiana.

La meditazione camminata e dinamica

Sarebbe stata ideata da Buddha la meditazione “camminata, che si pratica mentre si è in movimento, per riorganizzare i pensieri. Invece quella “Kundalini” propone la stimolazione e l’apertura dei chakra per risvegliare l’energia e infondere serenità.

Infine, il Maestro Osho ha creato la meditazione “dinamica” che, con la libertà di movimenti ed emozioni, consente un migliore controllo di sé.

7 tipologie di meditazione

Benefici della meditazione

Praticare uno di questi tipi di meditazione, apporta diversi benefici sia a livello mentale che fisico.

A livello mentale, questa meditazione induce calma e relax anche nelle persone più agitate e stressate. Acquietata la mente con la tecnica, il meditante può sviluppare capacità intuitive e migliorare la sua creatività.

Apporta serenità modificando i ritmi elettrici e contrastando la diffusione di disfunzioni psichiche come ad esempio gli attacchi di panico ed ansia.

Inoltre la meditazione permette di aumentare il l’ottimismo con il pensiero positivo e ad aumentare l’autostima

Quindi la meditazione può migliorare la qualità di vita, i rapporti con gli altri e il rendimento nella società e sul lavoro.

Dal punto di vista fisico a beneficiarne sono: il cervello, dal momento che viene ridotto il livello di stress; allevia il dolore cronico visto che rallenta l’invecchiamento; migliora il cuore e la pressione sanguigna e favorisce il funzionamento del metabolismo (utile per le nostre difese immunitarie) e la pressione arteriosa.

Da questa parte, puoi trovare un breve video dove scoprirai 5 esercizi per principianti.

i benefici della meditazione

Meditare per avere una mente forte

Come suggerisce la ricerca effettuata dalla Società di Psico Neuro Endocrino Immunologia (SIPNEI) e come abbiamo visto nei paragrafi sopra, la meditazione è una terapia molto indicata per la riduzione di sintomi importanti che possono causare danni al nostro corpo a livello fisico e psichico.

Premettendo che, iniziare la meditazione sia utile a chiunque a prescindere dal proprio stato di partenza, a fare la differenza è anche conoscere i sintomi che causano la situazione di stress in cui ci troviamo.

Ecco perché ho creato dei test e dei questionari che potrai utilizzare per riuscire ad orientarti meglio e per fare chiarezza e migliorare il tuo stile di vita. Li puoi trovare da questa parte!

Molte persone hanno già utilizzato il test per capire al meglio la loro situazione attuale, e tutti ne sono rimasti soddisfatti per la consapevolezza del loro stato che hanno acquisito. Sulla pagina che troverai da questa parte, avrai la possibilità di leggere le loro testimonianze.

Sono certo che i test che trovi in questa pagina, ti daranno una mano a capire al meglio come stai attualmente.

Se questo articolo ti è piaciuto e pensi possa essere di aiuto a qualcuno, non esitare a condividerlo sui social!

E se ti va di approfondire gli argomenti, scrivimi o vai sulla mia pagina Facebook.

Buon lavoro e buona vita!

Letteratura scientifica sulla meditazione

  • Mindfulness-Based Psychotherapies: A Review of Conceptual Foundations, Empirical Evidence and Practical Considerations

  • Mechanisms of mindfulness

  • The art and science of mindfulness: Integrating mindfulness into psychology and the helping professions.

  • Mindfulness in Medicine

  • Mindfulness: A Proposed Operational Definition

  • Mindfulness at Work

  • Mindfulness Interventions

Grazie per aver letto questo articolo su cos’è la meditazione.

Spero ti sia piaciuto, fammi sapere il tuo feedback.

Buon lavoro e buona vita!

Bibliografia suggerita su mindfulness e meditazione

Digita sull’immagine per maggiori informazioni, dettagli e recensioni

Categorie
Gli articoli più letti

Informazioni sull' autore

Picture of Matteo Rocca

Matteo Rocca

Stress Management Coach | Health Coach | Life Coach

Ciao, sono Matteo Rocca, Mental Coach con circa 25 anni di esperienza.

Sono associato ICF International Coach Federation, la più grande associazione di Coach al mondo, con credenziale ACC (Accredited Certified Coach). Sono laureato in Economia e Commercio e in Scienze Motorie, e sono Personal Trainer FIF.

Da sempre appassionato di gestione dello stress e di crescita personale, ora aiuto le persone ad eliminare lo stress mentale grazie a nuove tecniche, metodologie (con solide basi scientifiche). Per chi desidera organizzo percorsi di coaching personalizzati per combattere lo stress, gestire la rabbia ed equilibrare vita e lavoro.