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Suggerimenti antistress per infermieri e assistenti a rischio burnout

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INDICE

Il lavoro di infermiere o assistente familiare è logorante e incline a forti dosi di stress.
Questi professionisti, sempre più fondamentali nella società di oggi, sono tra coloro che maggiormente rischiano di essere colpiti dalla sindrome da burnout.

INFERMIERI, BADANTI E ASSISTENTI: LAVORI LOGORANTI

Prendersi cura di un anziano, un malato o un portatore di handicap è una professione che richiede costante presenza, impegno, dedizione e sacrificio. A volte può essere stressante, rischiosa e portare facilmente a sentimenti di sopraffazione, con il rischio di cadere nella c.d. sindrome da burnout per gli assistenti lavoratori.

Il crescente invecchiamento della società rende queste figure sempre più presenti e d essenziali, ma poco si parla del loro stato di malessere e dello stress lavoro correlato che li affligge, con notevole conseguenza sulla qualità del servizio agli assistiti e alle loro famiglie.

(Per approfondire la correlazione tra stress e lavoro puoi guardare anche l’articolo un alto livello di stress da lavoro può causare la sindrome da burnout)

i sintomi della sindrome di burnout
Conoscere i sintomi del burnout può aiutare a prestare più attenzione a sè stessi

LE CAUSE DEL MALESSERE DEGLI ASSISTENTI

I fattori di rischio che mettono maggiormente a rischio il benessere di infermieri, colf, badanti e assistenti familiari sono i seguenti.

Alto numero di ore lavorate e scarsità di riposi

Spesso vengono loro richiesti turni serrati e riposi ridotti, spesso gli assistenti svolgono incombenze, curano la propria famiglia, durante le ore di riposo e ciò provoca alti livelli di stress oltre che sintomi fisici quali mal di schiena, insonnia, ansia.

Complessità del lavoro richiesto e l’alto carico emotivo-relazionale

A causa delle precarie condizioni di salute degli assistiti, spesso vengono richieste abilità di elevata complessità tecnico-relazionale e ciò aumenta il rischio di sviluppare problemi di salute.

Solitudine

Questo aspetto aumenta la paura di sbagliare, l’ansia e la fatica fisica; spesso le famiglie delegano totalmente la cura dell’anziano o del malato, senza minimamente preoccuparsi delle fatiche che gli assistenti sono chiamate ad affrontare. In un certo senso la solitudine dell’anziano diventa la solitudine dell’assistente.

Senso di isolamento

Spesso, nel caso di assistenti straniere, alla solitudine della coppia assistente-assistito si aggiunge il senso di solitudine derivante dalla lontananza dei parenti e dei famigliari dell’assistente.

Molestie e conflittualità

Questa è sicuramente tra le cause più importanti di malessere e di stress da lavoro. Difatti, a causa del lavoro che svolgono essi possono essere vittime di conflitti, molestie o violenze di natura fisica, psichica ed economica, perpetrata dagli assistiti, anche in maniera involontaria.

Come capire se sei in burnout: test, segnali e sintomi

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UTILI SUGGERIMENTI ANTISTRESS PER ASSISTENTI 

L’assistente, nello svolgimento della sua professione, rischia di andare incontro al burnout. Di seguito alcuni consigli utili che assistenti familiari, colf, badanti e infermieri possono mettere in pratica per evitare di sentirsi sopraffatti. Queste “best practices” aiutano a dare controllo e a ridurre il carico di stress nocivo.

Impostare buone routine quotidiane

Non sottovalutare l’importanza e l’utilità, per l’assistito e l’assistente, delle abitudini. Avere una routine significa svolgere le stesse attività di base ogni giorno alla stessa ora. Questo dà struttura e un flusso naturale alla giornata, tranquillizza l’assistito e dà l’occasione all’assistente di dedicarsi anche alle proprie necessità. Le routine aiutano anziani e malati a sentirsi più sicuri perché sanno cosa aspettarsi e, in più, la scansione regolare del trascorrere del tempo dona ritmo e armonia. Questo riduce la conflittualità e migliora il sonno. Le routine riducono lo stress perché l’assistito è più calmo e cooperativo, la giornata passa più tranquillamente anche perché si riduce la necessità di prendere tante piccole decisioni durante la giornata.

Utilizzare un’agenda

E’ impossibile affidarsi alla propria memoria per sapere gli appuntamenti del medico, le prescrizioni, le medicine, le scadenze, i pagamenti. Non scrivere e non programmare è garanzia di stress, malintesi ed imprevisti.

Prendersi cura di sé

È facile rimandare la cura di se stessi quando ci si dedica a persone con grossi problemi. Spesso sembra che non ci sia scelta e la definizione della priorità sia obbligata. Se non ti prendi cura della tua salute fisica e mentale, tutto il resto ne soffre, incluso il modo in cui puoi prenderti cura di un’altra persona. Se non gestisci e controlli il tuo stress puoi danneggiare la tua salute e quella del tuo assistito. In questo senso è importante prendersi del tempo per rilassarsi e fare qualcosa che dona sollievo e piacere. Anche piccole pause di 5 minuti fanno una grande differenza.

Organizzarsi bene con i pasti

Preparare e cucinare settimanalmente dei piatti e congelarli per averli pronti al momento opportuno evita una fonte di stress nei giorni difficili o problematici per l’assistito. In questo senso si ottimizza il tempo della spesa e dalla preparazione delle pietanze. E’ anche una bella idea chiederli ai familiari, nel fornirli si sentono partecipi e più vicini.

Lascia slot di tempo supplementari dopo le attività principali

L’imprevisto e il ritardo sono fonti di stress. Quando pianifichi le attività, lascia sempre dei tempi supplementari per la gestione di eventuali imprevisti. Se poi tutto fila liscio li puoi riempire con attività ricreative, ludiche o letture interessanti.

Come prevenire la sindrome da burnout

6 suggerimenti per evitare il burnout
Prenderti cura di te, anche se per poco, può farti vivere molto meglio!

BIBLIOGRAFIA – LETTURE CONSIGLIATE

Catarozzo M. A. Nobili S. A., Gestire lo stress nell’attività professionale, Ed. Alpha Test 2016

Chetta G. Bedetti S Pisano S, Oltre lo stress. Burn-out o logorio professionale?, Ed. e-mption 2003

Siegel R., Qui e ora. Strategie quotidiane di mindfulness, Ed. Erickson 2012

SPUNTI DI RIFLESSIONE BURNOUT ASSISTENTI

Di chi sei assistente?

Da chi sarai assistito in futuro?

Quando aiuti le persone, cosa nello specifico ti stressa?

AZIONE AZIONE AZIONE

Se conosci un assistente confrontati su questo argomento e aiutalo.

Pensa a chi puoi essere utile e fatti avanti, senza paura.

Scrivi cosa significa per te la frase “Far del bene fa bene!”.

Buona vita!

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Se hai consigli o suggerimenti per migliorare ancora di più il valore dei contenuti che questo Blog dona ai lettori, scrivimi sarò ben felice di leggere il tuo feedback.

Se questo articolo sulla prevenzione della sindrome del burnout nei lavoratori assistenti  ti è piaciuto e vuoi approfondire altri argomenti, scrivimi a info@stresscoach.it o sulla mia pagina Facebook. Per me sarà un piacere approfondire gli argomenti che ti possono aiutare ad essere più produttivo e ridurre il tuo stress.

La scrittura di questo articolo ha richiesto un lavoro di molte ore, se ritieni che possa essere utile a qualcuno condividilo sui tuoi canali social.

FONTI E LETTERATURA SCIENTIFICA

  • Burnout prevention: A review of intervention programs

  • Prevention of burnout: New perspectives

  • Burnout prevention through personal growth.

  • Yoga for Self-Care and Burnout Prevention Among Nurses

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Informazioni sull' autore

Ciao, sono Matteo Rocca, Life Coach con circa 20 anni di esperienza.

Sono associato ICF International Coach Federation, la più grande associazione di Coach al mondo, con credenziale ACC (Accredited Certified Coach). Sono laureato in Economia e Commercio e in Scienze Motorie, e sono Personal Trainer FIF.

Da sempre appassionato di stress e di crescita personale, ora aiuto le persone ad eliminare lo stress mentale grazie a nuove tecniche, metodologie (con solide basi scientifiche). Per chi desidera organizzo percorsi di coaching personalizzati per combattere lo stress, gestire la rabbia ed equilibrare vita e lavoro.